Nel parco sono state censite circa 1.800 specie vegetali, di cui una di interesse comunitario, la Primula di Palinuro, e 25 habitat. Essendo al centro del Mediterraneo, tra areali diversi per climi e temeperature, anche la presenza di certe specie altrove comuni è in questo caso degna di menzione. Nel Parco convivono infatti: Betulle, Abete bianco e Bosso.
Di particolare interesse è la vegetazione delle rupi costiere. Essa comprende tra l'altro il raro Giglio marino; a diretto contatto col mare vive l'endemica Statice salernitana, mentre sulle rupi vivono la Primula di Palinuro, il Garofano delle rupi, la Centaurea, l'Iberide florida, la Campanula napoletana.
La gariga ad ampelodesma è il popolamento più diffuso nella fascia costiera, fino a 700 metri di quota. Presenti Ginestra, Ginepro fenicio, Cisto di Montpellier, Ginestra del Cilento (specie di recente classificazione), con l'onnipresente Lentisco arbustivo e sparzio villoso. Sempre nella macchia, presenza di Corbezzolo arbustivo, Erica, Mirto, Terebinto, Cisto di Montpellier. Dove è sopravvissuta all'antropizzazione, anche foreste di quercia spinosa, Carrubo e Olivo selvatico, e qua e là, raramente, palme nane. Infine, si segnala il sito di interesse comunitario della pineta di S.Iconio, relitto di boschi certamente più estesi di Pino d'Aleppo (oggi di nuovo in espansione perché spesso usato nei rimboschimenti).
Nelle aree interne predominano i boschi di latifoglie decidue, leccete, Cerri, Roverelle, Aceri, il Platanus orientalis originario di Velia, Carpini Neri, Ornielli e Castagni. Al di sopra dei 1.000 m in genere preceduto da una fascia di Ontano napoletano, domina incontrastato il Faggio, con il raro Crespino dell'Etna, e le Sassifraghe.
Lo Staff.